Counselling
Se senti il bisogno di confrontarti, di capire come esprimere le tue qualità o cerchi un supporto per affrontare una situazione e prendere la decisione giusta per te, puoi ricorrere ad una relazione d'aiuto basata sull'ascolto e la competenza: il counselling.
E' un percorso di breve durata finalizzato al raggiungimento di una maggiore conoscenza di sé.
E' l'occasione per imparare qualcosa di nuovo, sviluppare le tue risorse, ascoltare i tuoi bisogni e trovare una visione nuova, più ampia e poter scegliere il meglio per te stesso.
L’impegno del Counselling è creare luoghi e ambiti dove poter condividere la propria umanità. La solitudine è, in questo nostro mondo occidentale, una delle grandi cause di sofferenza dell'essere umano, di fronte alla quale sembra sempre più difficile trovare rimedio.
Non c’è migliore maestro del corpo per riconoscere ciò che si prova e l’unica strada percorribile è apprendere sperimentando: il lavoro esperienziale conduce la persona a manifestare le polarità interne più intime ed acquisire una nuova consapevolezza sensoriale, emotiva e cognitiva, insostituibile e risanatrice.
Nel counselling utilizzando varie tecniche il cliente-attore si arrende a ciò che viene da dentro e si manifesta con gesti, emozioni, parole fino a quando un personaggio interno non prende vita; egli parte dall’accettazione della propria realtà profonda per arrivare alla consapevolezza, in un coinvolgente contatto con se stesso e con chi lo guarda.
L’esperienza di ogni individuo è unica e irripetibile ed è importante che ognuno prenda coscienza del proprio vissuto sensoriale, emotivo e corporeo per comprendere se stesso attraverso la consapevolezza delle proprie esperienze più che per la conoscenza di teorie e sistemi.
Obiettivo del lavoro è la realizzazione di quella unità mente-corpo in cui una persona si sente centrata su se stessa, in grado di vivere pienamente e responsabilmente, con il coraggio di essere e di sbagliare.
L’auto-osservazione senza giudizio è lo strumento per evitare le insidie dell’autocondanna. Spesso ci poniamo mete irraggiungibili, non sentendoci poi all’altezza dei nostri ideali di perfezione. Superare questa continua lotta significa raggiungere una condizione di pura consapevolezza, sperimentando gli opposti che coesistono in noi senza volerli eliminare.
Riconoscere le dualità che affollano il nostro mondo interno consente di vivere un processo di arricchimento creativo; il conflitto, così vissuto e accettato, invita alla crescita, al cambiamento, all’azione.